Gay & Bisex
Doppia con dildo
di Grey-Heron
18.02.2019 |
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"Si parlava di tutto fino a discutere anche di giocattoli erotici e di un bel dildo che lui usava regolarmente quando necessario a compensare la mancanza di un..."
Un pomeriggio d'estate 2017 stavo steso bello nudo con le palle al sole in una solitaria spiaggia-etero-gaya-sudicia del nord adriatico. Mi ero infrattato tra i tronchi d’albero che il mare aveva gettato sulla spiaggia durante le mareggiate invernali. I tronchi facevano da ottimo riparo e non mi esponevano direttamente alla vista delle rare persone che passavano lungo la riva. Il caldo sole settembrino mi solleticava la pelle sensibile dei maroni e l’uccello non ne aveva voglia di starsene buono, era sempre barzotto e ogni tanto tentava di rizzare su la testa. Si stava da Dio…il cielo era terso, i gabbiani volavano in alto, altri uccelli zompettavano sulla sabbia in prossimità delle dune, piccole onde si rompevano sulla riva e il venticello muoveva le chiome dei pini della vicina pineta. C’era pochissima gente in quel tratto di 3 km quel pomeriggio di Mercoledi. Ormai tutto il mondo era tornato al lavoro dopo il bubbone agostano. In quella pace ho chiuso gli occhi, ho respirato salsedine a pieni polmoni e mi sono lasciato scivolare in un sonnellino non prima di aver pensato che sarebbe stato bello avere li accanto un altro maschio nudo e accarezzarci i cazzi a vicenda…ma ero solo…mannaggia! L’ideale sarebbe stato invece essere coinvolto con una coppia, portare lei al massimo dell’orgasmo e farla sbrodolare di piacere ed eventualmente trastullarci noi due maschi mentre lei spossata sta a guardare….ma questo è come vincere al superenalotto…cioè impossibile.
Mi sono risvegliato dopo poco e ho intravisto tra i tronchi davanti a me ad una decina di metri un tipo che si muoveva anche se sembrava steso a prendere il sole. Ha alzato la testa nella mia direzione alcune volte, si è risistemato, per poi rialzarsi per quattro passi prima verso le dune e poi verso di me. Stava ovviamente controllandomi e valutando la mercanzia che mettevo in mostra tra le gambe. E io facevo lo stesso come potete ben immaginare. Immediatamente ho definito se la sua figura potesse attizzarmi o no, era piuttosto ok. Sulla 50ina e aveva un bell’uccello lungo che ballonzolava tra le cosce, di fisico longilineo, niente panza e piuttosto alto. Non era certamente il biscottino per i miei denti dato che ho delle preferenze diverse sul fronte gayo, amo i torelli 20/40 se sono attivi oppure i maschi 20/40 del tipo insospettabile ma che allargano le gambe e mi danno il culo. Oltre quell’età divento un attimo esigente.
Il tipo si avvicinava sempre di più lisciandosi l’uccello, aveva l’aria del porco. E’ a questo punto che sentivo il sangue frullare dentro un poco ovunque e mi partiva una erezione bella tosta che non facevo nulla per trattenere. Ottimo. Ero steso ma con la schiena sui tronchi cioè mezzo seduto, ho allargato bene le gambe e ho lasciato che il mio cazzo che ora era bello duro svettasse per aria in tutta la sua fierezza mentre guardavo il tipo che si avvicinava sempre di più. Pure a lui il sangue doveva aver preso a correre, infatti il suo uccello era partito ben in aria e stava diventando sempre più duro. Ora che stava in piedi davanti a me notavo che indossava un cock-ring di metallo anche piuttosto grosso. Non ho mai amato i cock-rings, mi hanno sempre messo a disagio, ma vedere quel cazzo intrappolato dentro quel coso di ferro e che diventava sempre più duro questa volta mi faceva eccitare ancora di più. Strana reazione la mia.
Ciao- mi dice, -vedo che si sta bene qui oggi, caldo e poca gente. –Certo- rispondo, e soprattutto ci sono uccelli che volano in alto, rispondo guardando i gabbiani in cielo e scoppiamo a ridere….-complimenti per il cazzo intrappolato nell’anello, commento. E lui -senti chi parla, che ci fai con quella bestia dura li?- Rispondo: -lo metto in qualche bel culo caldo e accogliente quando capita. E lui: -allora dovrei sedermi qui un attimo per parlarne…ah ah ah!!! Ci ridiamo su e continua: - due giorni fa mi sembra di averi visto laggiù in mezzo alle coppie etero e scambiste…. -Si vero, ero io, ma è difficilissimo incontrare qualche coppia, o sono scambisti pieni di livore verso i singoli oppure sono coppie false, perciò oggi sono qui tra i maschi per rimediare un bel culo se possibile…e la conversazione continuava. Abbiamo parlato per almeno una mezzoretta poi si è deciso di spostare il suo telo da me per un bel pomeriggio di mare, sole e belle manipolate di cazzi. L’occhio però sempre vigile perché ultimamente in questa spiaggia c’è il coprifuoco delle autorità e se ti beccano partono le denunce. I bei tempi sono finiti per quella che è stata la spiaggia più porca e godereccia dell’Adriatico da quarant’anni a questa parte.
Dopo i giochini di mano ho pensato che non mi sarebbe dispiaciuto infilare il cazzo su per il buco del culo del tipo…perché dovete sapere che aveva un culo da sballo, bello rotondo ben fatto, sodo e attorno all’ano la sua pelle era leggermente più scura e devo dire che per la prima volta mi ha attizzato uno che era quasi un mio coetaneo. Lui mi ha confermato che gli sarebbe piaciuto farsi scopare e prendersi ben bene la mia mazza dura su per il didietro. Siccome non si poteva farlo in spiaggia (troppo rischioso) e io in quel periodo avevo gente per casa abbiamo deciso che sarei andato dalle sue parti, dove c’è un fiume che offre ottime possibilità di imboscarsi sia con la macchina che a piedi tra la boscaglia in tutta tranquillità e dato che avevamo gli ormoni a mille era il caso di vedersi la sera stessa e farci una bella sessione di maialate notturne nella boscaglia del fiume. Il bello di questo incontro è che usavamo un linguaggio diretto, porco e senza mezzi termini in assoluta libertà di dire le cose come ci veniva di dirle. Si parlava di tutto fino a discutere anche di giocattoli erotici e di un bel dildo che lui usava regolarmente quando necessario a compensare la mancanza di un cazzo vero. Poi in seguito il tipo è diventato uno scopamico regolare, della serie, quando abbiamo voglia di farci una bella inculata, uno chiama l’altro, ci si trova da qualche parte e si scopa. Punto e basta.
(ora passo al presente perché mi sono rotto il cazzo di scrivere al passato)
Ci siamo incontrati all’uscita dell’autostrada e con la sua macchina ci stiamo dirigendo fuori città verso il fiume che raggiungiamo in breve tempo. Il tipo conosce bene la zona, infatti vedo che evita le buche della strada bianca con maestria e sa dove andare. Glielo faccio notare e gli chiedo quante volte c’è stato a fare porcate al fiume di notte. –Spesso- mi dice- ma è anche molto divertente andare in bici sul lungofiume al tramonto prima di cena quando i maschi etero dopo il lavoro vanno a fare jogging. Regolarmente ne becchi sempre qualcuno che poi si imbosca nelle fratte, fa finta di pisciare, ti guarda, si mena l’uccello e ha voglia di bocchini. Una volta che si sono fatti fare la pompa tornano a casa scarichi ma contenti dalle mamme, mogli o fidanzate. Non hai idea di quanti lo facciano mi dice. E’ buio, le luci dei nostri fari sciabolano nella notte, passiamo accanto a due macchine ferme sul ciglio della strada bianca, continuiamo per alcuni minuti e arriviamo in un certo punto che lui conosce. Un paio di manovre per preparare la macchina ad una partenza veloce (non si sa mai), spenti luci e motore. E’ buio pesto, è scuro di luna, ma le stelle brillano che è una meraviglia, fa caldo e si sta benissimo, siamo in un boschetto appartato, laggiù si distingue l’ansa del fiume e le luci della città sono molto lontane.
Usciamo di macchina, il tipo apre lo zainetto e tira fuori un paio di cazzi di gomma, uno faccio fatica a vederlo perche nero come la notte ma mi dice che non gli piace e lo usa raramente; l’altro, lo illumino con il cellulare e vedo che è molto realistico, un cazzo normalissimo di 18cm, scappellato, venoso, leggermente flessibile non rigido, due belle palle tonde e sotto, la ventosa. Io mi rigiro tra le mani il dildo e penso a come e che cosa farne mentre il tipo mi sta già massaggiando la patta tra le gambe e sente che il mio uccello sta andando in tiro. Li attorno sembra essere tutto tranquillo, il posto ideale. Decidiamo di toglierci io la tuta e lui i bermuda. Lui si mette totalmente nudo, solo con le Nike e io tengo soltanto la canotta verde e le infradito. Mi eccita parecchio sentire che sotto la canotta sono nudo con il cazzo dritto e le infradito che fanno tanto “estate”. Lui stende il telo da spiaggia per terra davanti alla macchina, mettiamo un preservativo al dildo che poi lubrifico bene con una bustina di gel. Gli dico che lo voglio in piedi a gambe aperte con le braccia stese sul cofano piegato in avanti sulla macchina, io inizierò ad allargargli il buco del culo con il dildo. Cazzo quanto mi eccita farlo sul cofano della macchina, nudi all’aperto in un posto che in teoria potresti essere visto e scoperto da chiunque. Gli stuzzico il buco del culo prima con un dito fino ad affondarlo e poi glielo giro in tondo dentro e poi fuori e poi dentro. Dice –siii….dai incomincia a lavorarmi il culo….beene cosi…mi sono fatto due belle perette prima di uscire…dai che dopo mi inculi bene….ahhh cazzo dai….- Ora gli sfrego bene il dildo sopra il buco del culo per farglielo sentire. Lui sa che tra un attimo inizierò ad affondarglielo dentro, devo decidere se farlo lentamente oppure con un colpo secco. Lo vuole lentamente prima, poi colpi decisi. Io sono eccitatissimo, ho il cazzo duro e scappellato che pulsa e mi fanno quasi male le palle. Mi voglio godere questa serata, devo farla durare a lungo, riempirgli bene il culo e scopare duro.
Tengo il dildo per la base dove sta la ventosa, spingo dentro e sento che lentamente passa l’anello muscolare dello sfintere, lui mugugna che gli fa male…-piano, piano, spingi piano dai…siiii daiii siiii….- Il dildo è entrato tutto, fino in fondo. – Ahhh cazzzooo…fermati, piano mi fa male cazzoooo- Mi fermo, ma gli tengo bene in posizione il cazzo di gomma dritto nel culo, gli dico di fare tre respiri profondi, di rilassare i muscoli e di spingere in fuori come quando va al gabinetto. In effetti la perfetta inculata si ottiene quando chi lo prende in culo, spinge in fuori mentre chi lo mette spinge dentro. E’ una tecnica che mi ha insegnato un maturo passivo quando ero sulla ventina ed ero alle prime armi bisex.
Qualche secondo di pausa e inizio a lavorargli il culo molto leggermente muovendogli dentro il dildo, sento che inizia a piacergli da come sospira…siii dai bello così….continua…mi dice.
Ora inizio a fare avanti e indietro con il cazzo di gomma, prima lentamente e poi sempre più deciso.
-Dai porco che non sei altro, prendilo nel culo che dopo ci metto il mio cazzo dentro…fatti inculare daaiiii…fatti inculare…ti piace il cazzo vero? Ti piace prenderlo eh? – Lui allargava sempre di più le gambe e si stendeva sempre di più sul cofano della macchina. Io sentivo il mio uccello durissimo svettare per aria sotto la canotta e gli davo dei colpi di dildo nel culo, tanti colpi. Lui mugugnava, ansimava, sbuffava, respirava con affanno e mi chiedeva di riempirgli il culo perché ora gli piaceva.
Adesso devi succhiarmi l’uccello, e farmi un bel bocchino mentre tieni dildo nel culo…ti giri …ti metti in ginocchio seduto sul dildo e muovi i fianchi per godere dentro e io davanti a te ti infilo il cazzo in gola e mi succhi…- Obbediente esegue gli ordini. Sta seduto sul cazzo di gomma, si sega l’uccello, io mi piazzo davanti a lui a gambe larghe, gli sbatto il mio cazzo duro sulla faccia in modo quasi dispregiativo e continuo a sbatterglielo sul muso dandogli del porco, lo prendo per i capelli gli alzo la testa e gli caccio il mio cazzo dritto e scappellato fino in fondo alla gola. Poi gli dico di succhiarmelo sulla cappella, voglio una lunga ed estenuante succhiata di cazzo, belle slinguate giù fino alle palle. Lui obbedisce, ma ha molto da fare, deve lavorare di bocca e là sotto deve lavorare di culo per non farsi scappare il cazzo di gomma da buco. Io mi appoggio a braccia larghe sul cofano della macchina e lui in ginocchio la sotto si gode gli orifizi pieni. Dopo una bella lunga ed estenuante succhiata di cazzo decidiamo di fare una piccola pausa, gli tolgo il dildo dal culo, ci puliamo e getto il preservativo ma ne metto subito uno nuovo sul dildo e lo lubrifico di gel e con la ventosa lo fisso sul cofano per no farlo cadere o sporcare. Facciamo qualche commento sulla prima operazione di allargamento e come sia stato divertente. Abbiamo dell’acqua con noi, si beve a volontà. Le stelle sono belle chiare e luminose e si sente odore di bosco, di vegetazione, un misto di erba, inizia comunque a fare un po’ di umidità, forse è il fiume a produrla. Ora abbiamo i cazzi mosci ma sappiamo che non appena decidiamo di riprendere questi ripartono in quarta. –Che facciamo? – gli chiedo. –Ora mi devi dare il buco del culo perché ci devo mettere dentro il mio cazzo…che ne dici? - -Cazzooo si eccome…dai…mi risponde.
Lo faccio inginocchiare davanti a me e gli dico di tirarmi una pompa a cazzo moscio, lo voglio sentire che gli viene duro in bocca prima di incularmelo. Non se lo fa ripetere due volte ma l’eccitazione è tale che io ho già la mazza dura. Me la faccio succhiare un poco e poi ci metto un preservativo e una bella lubrificata di gel. Gli dico di girarsi ancora in piedi a gambe larghe e mani sul cofano piegato in avanti. Mi piazzo dietro di lui, cerco il suo buco con la mia cappella, trovo la posizione giusta…spingo dentro con un colpo deciso…Sento che si lamenta di brutto. Non capisco perché visto che sono normodotato (un bel 16 in tiro) ma nulla di più. Mi fermo dentro di lui, gli dico di respirare a fondo e di rilassarsi ed è qui che lentamente inizio a pomparlo avanti e indietro. E’ una sensazione bellissima metterlo nel culo che sia donna o uomo, il cazzo in culo è una cosa eccezionale. Ora gli do colpi sicuri e determinati, lui mugugna e sospira e pure io sto godendomi questa bella inculata notturna…siamo due animali in calore.
Gli chiedo se ha mai preso due cazzi insieme. No mai. -E’ il momento di farlo, proviamo, gli dico. Aggiungo che se non gli piace o gli fa troppo male mi fermo. Mentre tengo il mio cazzo infilato e saldo dentro di lui provo ad infilargli anche un dito che entra abbastanza facilmente. Lo stimolo con il dito per un poco e poi provo ad infilargli il dildo di gomma. Non è facile perché gli fa male, ma mi dice che l’idea di fare una doppia del mio cazzo e dildo lo eccita da impazzire. Io spingo dentro il dildo che in effetti scivola parallelo sopra il mio cazzo duro già ben piazzato nel buco del suo culo, lui si lamenta, gli dico di spingere in fuori ed è cosi che lentamente anche il dildo entra e lo spingo dentro tutto. Il mio cazzo sente il dildo e lo scopamico se li ritrova tutti e due nella pancia.
Devo fare qualche contorsionismo ma ne vale la pena per non fare scappare fuori sia il mio uccello che il dildo. Ora abbiamo preso il ritmo e ci stiamo facendo una doppia di cazzo e dildo. Una favola. Una goduria per tutti e due. Lui intanto si sega di brutto il suo uccello intrappolato nel cock-ring e dopo un po inizia a dire che gli viene di sborrare…- Fallo…porco…sborra quando vuoi ma con i due cazzi bel culo però…- gli dico. – E tu?- mi chiede…..-Io dopo- gli rispondo, infatti mi è appena venuta un’altra idea. Sento che lui inizia a tremare tutto, gli esce un rantolo dalla gola….-sborrrroooo….- E si gode un orgasmo da urlo con il suo cazzo che schizza sborra ovunque e i due cazzi ben saldi nel culo. Sento che ansima in diminuendo, tiro fuori dal culo prima il mio cazzo e poi il dildo….Afferro la bottiglia d’acqua e la bevo tutta. Ho voglia di pisciare ma devo prima sborrargli in faccia. Lui è esausto seduto a terra appoggiato di schiena al muso della macchina e mi guarda da basso. Mi tolgo il preservativo e mi sego davanti a lui, poi allargo molto le gambe mi abbasso verso di lui e con un urlo soffocato gli sparo in faccia tutta la sborra che ho in corpo. Vedo il mio seme biancastro che gli cola giù ovunque dalla faccia. Pure io sono stanco dopo una giornata di mare ma devo ancora fare una cosa. Devo pisciargli addosso tutta l’acqua che ho dentro. Glielo dico e lui mi risponde che non gli dispiace il pissing. Continuo a bere acqua fino a vuotare la bottiglia da litro che teneva in macchina, Lui intanto si ripuliva il viso coperto della mia sborra bianca e appiccicosa. Ecco sento lo stimolo salire dalla vescica, allargo le gambe, mi abbasso un poco su di lui che sta seduto a terra appoggiato di schiena alla targa anteriore e mi libero procurandogli una bella pisciata in faccia e poi su tutto il corpo. Una calda, lunga e possente doccia dorata.
Siamo sulla via del ritorno, i fari della macchina rompono il buio sulla strada bianca di campagna, ci siamo lasciati il fiume e i canneti alle spalle, passiamo oltre le due macchine di prima che sono ancora ferme parcheggiate li. Chissà che cazzo staranno facendo loro invece?
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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